In questo articolo affronteremo un argomento davvero importante per la tua navigazione sicura: gli strumenti elettronici di bordo.
Per calcolare la distanza percorsa, devi misurare la velocità della barca. Bussola e solcometro (log) ti forniscono i dati essenziali, ma la tua dotazione deve comprendere anche uno scandaglio. Una sofisticata strumentazione elettronica è indubbiamente utile, ma non deve pregiudicare la tua capacità di utilizzare gli strumenti manuali (carteggio, regolo, compassi, ecc.). Gli strumenti elettronici di bordo non sono sempre perfetti: è buona norma abituarsi sempre ad effettuare controlli incrociati ed esser pronti a ricorrere ai metodi tradizionali. Quali sono i migliori strumenti elettronici di bordo? Scopriamolo insieme!
Il log
la maggior parte dei cabinati è equipaggiata con un log di tipo elettronico, in genere costituito da un trasduttore montato attraverso lo scafo (a volte all’interno); a sua volta quest’ultimo può funzionare a rotore, a pressione o mediante l’effetto Doppler. La maggior parte dei log elettronici è del primo tipo, con il rotore formato da una piccola elica sotto la linea di galleggiamento. il rotore è spesso di tipo retrattile, in modo che possa essere ripulito dalle alghe. Come per tutti i dispositivi che attraversano lo scafo, è necessario legare un tappo di legno o di gomma presso il foro, per poterlo turare rapidamente in caso di avaria del sistema. il principale svantaggio di questo log è la vulnerabilità del rotore. I log del secondo tipo funzionano rilevando la differenza di pressione che è proporzionale alla velocità; non hanno parti mobili all’esterno dello scafo, ma i tubi si possono intasare. i log Doppler misurano infine le variazioni di frequenza di un segnale emesso nell’acqua in prossimità dello scafo, anch’esso proporzionale alla velocità; non hanno parti mobili e possono essere montati all’interno, a diretto contatto con lo scafo. In genere il display del log (di solito digitale, ma disponibile anche in forma analogica) è situato presso il timone o il tavolo da carteggio; molti sistemi utilizzano un ripetitore, in modo che le informazioni si possano visualizzare in più postazioni. I modelli più semplici sono in genere in grado di visualizzare la velocità, la distanza totale percorsa e quella parziale, che può essere azzerata; le unità più costose forniscono anche informazioni relative alla velocità media e a quella massima. Inoltre dispongono di una funzione cronometro. Di log per la nautica ne troverai di molti tipi, io personalmente ti consiglio questo, marcato Raymarine, grande casa di strumenti elettronici di bordo.
Lo scandaglio
Un altro dispositivo di cui bisogna parlare tra i migliori strumenti elettronici di bordo è lo scandaglio. Il più semplice è costituito da una sagola di 15 m con un peso ad una estremità; lo scandaglio a sagola deve essere presente anche nel caso se ne disponga di uno elettronico. Ogni metro della sagola di uno scandaglio è contrassegnata da un colore o da un nodo. L’estremità inferiore del peso ha una rientranza che può essere riempita di grasso per raccogliere un campione del fondale, utile in fase di ancoraggio. La maggior parte dei cabinati dispone di un ecoscandaglio, che manda impulsi sonori verso il fondo e calcola il tempo di ritorno. Alcuni modelli sono dotati di un allarme che può essere tarato per profondità massime e minime. Il display dovrebbe essere montato nel pozzetto, dove il timoniere possa tenerlo in vista. Quando la barca è sbandata, la posizione del trasduttore rispetto al fondo del mare potrebbe variare e le letture dell’ecoscandaglio alterarsi, di conseguenza. Altri errori potrebbero essere causati da un fondale particolarmente soffice e dalla cavitazione, quando cioè il segnale viene riflesso da piccole bolle d’aria, per esempio generate da un’elica. La profondità indicata potrebbe inoltre diminuire improvvisamente e in modo significativo quando si attraversa la propria scia o quella di un’altra barca. Nonostante siano privi di parti mobili e a volte montati all’esterno, i trasduttori degli ecoscandagli si trovano in genere all’interno: il loro raggio d’azione è ridotto dalla presenza dello scafo, ma il sistema presenta il vantaggio di non dover praticare fori. Un valido modello che ti consiglio è questo, prodotto dalla Garmin.
L’anemometro
Per i velisti l’anemometro è elemento degli strumenti elettronici di bordo davvero indispensabile. Tale dispositivo in genere è formato da un indicatore analogico che fornisce la direzione del vento, mentre la velocità viene visualizzata in forma digitale. Se usato da solo, l’anemometro fornisce dati sull’intensità e la direzione del vento apparente rispetto alla prua della barca; se invece viene collegato ad un log, esso è in grado di calcolare la direzione e l’intensità del vento reale. Se al sistema viene aggiunta una bussola elettronica, l’anemometro indicherà la direzione effettiva del vento reale e di quello apparente.
Senza troppe pretese, io mi sono sempre trovato bene con un dispositivo semplice e poco costoso, ovvero questo dispositivo.
Il radar
L’ultimo elemento tra gli strumenti elettronici di bordo che andiamo a citare in questo articolo è il radar. Per le imbarcazioni superiori agli 11 m il radar è uno strumento essenziale ed è comunque l’unico dotato di dispositivi di rilevamento con funzioni anticollisione. In genere, per imparare ad usare il radar, è consigliabile frequentare un apposito corso. Un radar è formato da un display collegato ad una antenna montata sull’albero o su un pennone a poppa, che trasmette segnali e ne riceve il riflesso quando questi incontrano un ostacolo come la costa, una boa o un’altra barca. Il radar è in grado di calcolare il rilevamento e la distanza tra la barca e qualsiasi ostacolo visualizzato sullo schermo. Se quest’ultimo è segnato sulla carta è possibile elaborare i dati per stabilire la propria posizione, operazione che tuttavia il radar stesso è in grado di svolgere in modo molto più accurato, specialmente se vengono utilizzati tre rilevamenti di oggetti riportati dalla carta. Se uno degli ostacoli rilevati è un’altra barca, puoi determinare la sua velocità e la sua rotta e decidere pertanto se essa rappresenta o meno un rischio di collisione. Questa funzione è particolarmente utile in condizioni di visibilità limitata o quando si sta percorrendo una via di transito molto frequentata. Un valido esempio di radar è il seguente.
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